“LA MORTE BUSSA”
di
Matteo Abrami,
Basato sull’episodio Death Knocks, dal libro Getting Even (1971) di Woody Allen
FADE IN:
SCENA 1. INT. NOTTE. SOMMITA’ DI UNA RAMPA DI SCALE
La prima inquadratura mostra un cartello d’avviso su cui è scritto:
PAVIMENTO SCIVOLOSO
PERICOLO DI CADUTA
CUT TO: BLACK
Sulle note di Funeral March of a Marionette di Charles Gounod scorrono i titoli di testa.
Dopo di essi, la musica si abbassa e si sente una voce fuori campo che presumibilmente sta parlando al telefono.
FELICE BESENTINO (off)
No no no, senti ora stammi a sentire…
CUT TO:
SCENA 2. INT. NOTTE. APPARTAMENTO
L’arredamento dell’appartamento è di classe. Alle pareti sono appesi quadri di indubbio valore, vi sono molti tappeti sul pavimento e vi è una luce soffusa che aleggia nelle stanze.
L’ordine e la pulizia non sono presenti solamente in soggiorno, dove Felice Besentino sta mangiando un Big Mac seduto sul divano, con una coca, le patatine e le cartaccie del panino raffazzonate sul tavolino posto ai piedi del divano. Alle sue spalle una grande finestra socchiusa lascia intravedere la luna piena. L’uomo è in giacca e cravatta, ma quest’ ultima è allargata in modo da permettere una maggiore comodità.
FELICE BESENTINO
… ti ho detto che quella legge deve passare.
Non m’interessa come farai a trovare quei voti,
sai che non mi è mai importato.
D’ un tratto si sente un rumore sordo, a cui seguono urla e tonfi fino a che una figura nera ed intabarrata cade rovinosamente attraverso la finestra, spalancadola, ed atterra nella sala.
FELICE BESENTINO (spaventato)
Oh cazzo!
Chiude la chiamata e si avvicina alla sagoma dolorante.
FELICE BESENTINO
Chi è lei?! Si sente bene?
LA MORTE (alzandosi)
Gesù! Per poco non mi rompo l’osso del collo!
La morte si alza, mostrandosi nella sua interezza. Indossa un mantello e abiti aderenti neri, con il cappuccio che le copre la testa a non il volto, che è completamente bianco e di mezza età.
Ricorda Bengt Ekerot ne Il Settimo Sigillo, di Ingmar Bergman.
Ansima visibilmente e sembra ancora sconvolta dalla caduta.
FELICE BESENTINO
Lei chi è?
LA MORTE (in modo solenne, ma sempre con fatica)
Io sono La Morte.
FELICE BESENTINO
Chi ?!
LA MORTE
Sono la Morte, senti, non è che potrei sedermi un attimo?
Pe-per poco non mi rompevo il collo!
Sto tremando come una foglia…
FELICE BESENTINO
Mi dica chi è lei!
LA MORTE
Ancora? La Morte.
Hai un bicchiere d’ acqua?
Felice ignora completamente le richieste della Morte, ma ora sembra cosciente di chi ha davanti a sè.
FELICE BESENTINO
La Morte?
Come sarebbe a dire La Morte?
LA MORTE
Cos’è che non capisci eh?
Li vedi il costume nero e la faccia bianca?
FELICE BESENTINO
Si…
LA MORTE
E’ per caso Halloween oggi?
FELICE BESENTINO
No…
LA MORTE
E allora sono la morte, punto.
Adesso posso avere un bicchiere d’ acqua?
O una coca. Zero però,
sto cercando di evitare gli zuccheri.
FELICE BESENTINO
Se questo è uno scherzo…
LA MORTE
Ma che scherzo e scherzo.
Hai 57 anni?
Felice Besentino?
Corso Buenos Aires 65?
Alle domande Felice accenna un sì con la testa.
LA MORTE
A meno che non mi sia sbagliata…
La Morte fruga in tasca, trova il cartoncino su cui sono scritte le indicazioni, sembrano esatte.
FELICE BESENTINO
Cosa vuole da me?
LA MORTE
Secondo te?
FELICE BESENTINO
Lei sta scherzando, io sono in perfetta salute.
LA MORTE (indicando il Big Mac)
E quelle schifezze che mangi?
E’ per colpa di quel panino che domani ti troveranno disteso sul tappeto.
Bel tappeto a proposito, non è che lo vendi?
FELICE BESENTINO
Non voglio andarmene…
LA MORTE
Per favore, non cominciare.
Sono già sfinita per la scalata.
FELICE BESENTINO
Quale scalata?
LA MORTE
Sono salita su per la grondaia.
Volevo fare un’ entrata drammatica.
Ho visto la finestra socchiusa e ho pensato che valesse la pena tentare.
Mentre ero lì a decidermi sul da farsi la caviglia s-si è impigliata in un rampicante,
la grondaia ha ceduto e sono rimasta appesa per miracolo.
Senti, andiamocene e basta.
FELICE BESENTINO (seccato)
Mi hai rotto la grondaia?
LA MORTE
N-non si è rotta dai, diciamo che si è un po’ piegata, ecco.
FELICE BESENTINO
Ma non potevi semplicemente suonare alla porta?
LA MORTE
Avrei potuto, ma che effetto avrebbe fatto?
A me piace creare il dramma, dare quel qualcosa in più.
Hai presente il Faust?
FELICE BESENTINO
Il che?
LA MORTE
Lascia perdere.
Ma poi io, La Morte, avrei dovuto suonare al campanello?
Cos’hai nel cervello eh?
FELICE BESENTINO (ricomponendosi)
Senta, è molto tardi…
LA MORTE
Infatti, vogliamo andare?
FELICE BESENTINO
Andare dove?
LA MORTE (dopo essersi schiarita la voce per darsi un tono)
Verso il nulla, il vuoto, il buio, la morte insomma.
La morte prende finalmente una sedia e si tasta il ginocchio.
LA MORTE
Brutta botta questa, eh si si…
Va a finire che mi lesiono il ginocchio nel primo giorno di lavoro.
FELICE BESENTINO
Io ho bisogno di tempo, non sono pronto ad andarmene.
Proprio ora che inizio a contare nel partito…
LA MORTE
Che differenza fa?
Un po’ di potere in più porta solo ad avere qualche soldo in più in tasca.
FELICE BESENTINO
Beh certo, a lei che importa eh?
Scommetto che avete tutte le spese rimborsate voialtri…
LA MORTE (spazientita)
Possiamo andare adesso?
FELICE BESENTINO (stundiandola)
Io.. ecco…E poi lei non mi sembra la morte, ecco
LA MORTE
Perchè? Chi ti aspettavi?
The Rock?
FELICE BESENTINO
No no, non è questo…
LA MORTE (indispettita)
Mi spiace di averti deluso..
FELICE BESENTINO
Non se la prenda.
Non so, ho sempre pensato che sarebbe stata più alta.
LA MORTE
Guarda che sono uno e settanta, abbondante.
FELICE BESENTINO
Comunque sia, mi dia un pò più di tempo, la imploro.
Ventiquattro ore, non chiedo altro.
LA MORTE
A che ti servono?
Domani danno pioggia.
FELICE BESENTINO
Non possiamo invertarci qualcosa?
LA MORTE
Tipo?
FELICE BESENTINO
Gioca a scacchi?
LA MORTE
No, mi spiace.
FELICE BESENTINO
Una volta ho visto un film noiosissimo in cui giocava a scacchi.
LA MORTE
Mi spiace ma non ero io.
L’unica gioco in cui sono brava davvero è Cirulla.
FELICE BESENTINO
Molto brava?
LA MORTE
Sì, gliel’ ho appena detto.
Molto brava.
FELICE BESENTINO
Le dico cosa faremo.
Giocherò con lei a Cirulla.
Se vince lei, verrò via immediatamente.
Se vinco io, mi dà del tempo in più, diciamo un giorno.
LA MORTE
Non credo di poterlo fare…
FELICE BESENTINO
Andiamo.
Sia sportiva, giocheremo al massimo una mezz’ oretta.
LA MORTE
Non so…
D’altronde una partita me la farei…
FELICE BESENTINO
Ho le carte proprio di là.
LA MORTE
Ve bene dai, giocheremo un po’, credo mi possa rilassare.
FELICE BESENTINO
Non se ne pentirà.
CUT TO: BLACK
DISSOLVE TO:
SCENA 3. INT. NOTTE. SALOTTO
La morte è seduta ad una estremita di un piccolo tavolo, anch’esso di lusso.
Felice si muove nella stanza alla ricerca del mazzo di carte, appena trovato si siede e fa il mazzo.
Alle spalle dei due giocatori vi è una riproduzione de la persistenza della memoria, di Salvador Dalì.
LA MORTE
Non ci sarebbe qualcosa da mangiare?
FELICE BESENTINO
Ho delle M&M’s se vuole.
LA MORTE
Da’ le carte.
Felice da tre carte ad entrambi i giocatori e ne scopre 4 in tavola.
FELICE BESENTINO
Le va di giocare 20 centesimi a mano?
Così, giusto per rendere la partita più interessante.
LA MORTE
Non è abbastanza interessante per te?
FELICE BESENTINO
Rendo meglio quando ci sono in ballo dei soldi.
LA MORTE
Come vuoi Besentini.
FELICE BESENTINO (nervosamene)
Besentino. Felice Besentino.
Cazzo non sai neanche il mio nome?
LA MORTE
Besentino, Besentini,
senti ho un gran mal di testa.
FELICE BESENTINO
Cala o prende?
LA MORTE
Un attimo, sto pensando.
Ho una mano veramente difficile…
Mentre parlano i due continuano a giocare e Felice sembra giocare decisamente meglio.
Dopo un breve silenzio:
FELICE BESENTINO
Com’ è?
LA MORTE
Com’ è cosa?
FELICE BESENTINO
La morte.
LA MORTE
Come dovrebbe essere?
Te ne stai lì.
FELICE BESENTINO
C’ è qualcosa dopo?
LA MORTE
Re più cinque quindici, scopa.
FELICE BESENTINO
Le sto facendo una domanda.
C’ è qualcosa dopo?
LA MORTE (assente)
Vedrai.
FELICE BESENTINO
Quindi vedrò effettivamente qualcosa?
LA MORTE
Be’, forse non avrei dovuto esprimermi in quel modo.
FELICE BESENTINO
E’ dura avere una risposta da te eh.
Mi ricordi Silvio anche lui è cocciuto.
LA MORTE
Gli ricordo Silvio…
Sono una delle figure p-più terrificanti che si possano immaginare e gli ricordo Silvio.
Cos’ è, un assicuratore?
FELICE BESENTINO
Non direi proprio.
Ha aziende televisive, editoriali, immobiliari, un partito tutto suo.
Non ti vedo interessata.
LA MORTE
Sto giocando a Cirulla.
FELICE BESENTINO
Va bene, gioca, gioca.
LA MORTE
E intanto stai facendo una scopa dopo l’ altra.
FELICE BESENTINO
Ehi! Non guardare tra le tue carte!
LA MORTE
Non sto guardando, le sistemo.
Hai già preso Donna e Re di denari?
FELICE BESENTINO
Perchè?
Hai il Fante?
LA MORTE
Chi l’ ha detto?
Ho solo chiesto…
FELICE BESENTINO
Ed io ho solo chiesto cosa c’è dopo la morte.
LA MORTE
Gioca.
FELICE BESENTINO
Non può dirmi nulla?
LA MORTE
Andrai giù come un sacco di patate, questo posso dirtelo.
FELICE BESENTINO
Sarà doloroso?
LA MORTE
Nah, dura un attimo.
Parlando Felice distribuisce l’ultimo giro di carte dell’ ultima mano.
FELICE BESENTINO (singhiozzando)
Terribile…
Uno fa di tutto per raccogliere voti, per far pass…
Guarda le sue tre carte.
FELICE BESENTINO (alzandosi ed esultando)
Decino!
E andiamo!
CUT TO: BLACK
DISSOLVE BACK TO:
SCENA 4. INT. NOTTE. SALOTTO
La Morte appare desolata, con le mani che le sorregono la testa.
Felice d’ altra parte sta contando le carte euforico.
FELICE BESENTINO
…E con questi sono a 71.
Hai perso.
Dai, ci vediamo domani.
LA MORTE
Come sarebbe a dire domani?
FELICE BESENTINO
Ho vinto un giorno in più, lasciami in pace.
LA MORTE
Dicevi sul serio?
FELICE BESENTINO
Abbiamo un accordo.
LA MORTE
Sì ma –
FELICE BESENTINO
Niente ‘ma’ con me.
Ho vinto ventiquattro ore.
Torna pure domani.
LA MORTE
I-io non pensavo ci stessimo giocando davvero delle ore.
FELICE BESENTINO
Mi dispiace per te.
Dovresti fare più attenzione.
LA MORTE
E dove vado per ventiquattro ore?
FELICE BESENTINO
Non m’ interessa!
L’ importante è che io abbia un giorno in più.
LA MORTE
Cosa vuoi che faccia?
Devo andare in giro per la strada?
FELICE BESENTINO
Trovati un albergo e vai al cinema.
Fanno una rassegna sui Monty Python,
magari ti fa piacere vedere un tuo collega ne Il Senso della Vita.
LA MORTE
Rifai i-il conteggio.
FELICE BESENTINO (ignorandola)
E mi devi anche 52 euro.
LA MORTE
Cosa?!
FELICE BESENTINO (mostrando il conto dei punti)
Proprio così, bella mia.
To’, leggi.
LA MORTE (frugandosi in tasca)
Ma io ho solo qualche spiccio…
FELICE BESENTINO
Accetto assegni.
LA MORTE
Eh si, da quale conto scusa?
FELICE BESENTINO
Ma guarda te con chi ho a che fare…
LA MORTE
Fammi causa allora!
FELICE BESENTINO
Va be’, dammi quello che hai e la chiudiamo qui.
LA MORTE
Senti quei soldi mi servono…
FELICE BESENTINO
Per cosa dovrebbero servirti?
LA MORTE
Ma sai dove stai andando?
Nell’ aldilà eh, mica a Busto Arsizio.
FELICE BESENTINO
E allora?
LA MORTE
Allora? Ma sai quanto è lontano?
FELICE BESENTINO
E allora?
LA MORTE
E-e allora la benzina? L’autostrada?
FELICE BESENTINO
Ci andiamo in macchina?!
LA MORTE
Lo vedrai.
Senti, io torno domani,
ma tu mi darai la possibilità di rifarmi.
Altrimenti sono davvero nei guai.
FELICE BESENTINO
Come vuoi.
Raddopiando la posta, però.
Voglio poter vincere settimane o mesi.
Col tuo modo di giocare forse anni.
LA MORTE
Si si…
Ed io nel frattempo sono a secco.
FELICE BESENTINO (spingendola verso la porta)
Ci vediamo domani.
LA MORTE
Dov’ è un buon hotel?
Cosa parlo di hotel, non ho soldi…
Andro a sedermi su una panchina.
Felice chiude la porta.
CUT TO:
SCENA 5. INT. NOTTE. SOMMITA’ DI UNA RAMPA DI SCALE
L’inquadratura torna sul cartello iniziale. Sentiamo una porta chiudersi e dei passi.
Poi si sente una serie di tonfi e rumori sordi, accompagnata dalle urla della Morte.
FADE OUT
Scorrono i titoli di coda, accompagnati dalla stessa melodia iniziale.
FINE.