Recensione in anteprima – Dopo il successo del primo capitolo nel 2013, nel breve volgere di due anni Belle & Sébastien si ripresentano al cinema per una nuova avventura con molta più azione e con immutato coinvolgimento. Dall’8 dicembre al cinema.
La guerra è finita e Sebastien, Belle e César aspettano impazienti il ritorno di Angelina. L’aereo militare che la sta riportando a casa, però, si abbatte al confine tra Francia e Italia, bruciando la foresta e la speranza di ritrovare dei superstiti. Ma non è così per tutti. Sebastien è convinto che Angelina sia ancora viva e non esita a mettersi alla sua ricerca, insieme all’inseparabile amica a quattro zampe. È disposto a tutto per raggiungere il relitto dell’aereo, persino a salire sul monomotore di un tale Pierre Marceau, una nuova conoscenza, in realtà una vecchia storia e soprattutto una grande sorpresa.
Nel 2013 Belle e Sebastien si apprestavano a intraprendere un’avventura un po’ strana: il cartone vedeva la luce al cinema con attori in carne e ossa. Scommessa vinta grazie a un film divertente e abbastanza fedele alle atmosfere del cartone, un buon successo di pubblico e critica che, come accade in questi casi, ha catapultato la produzione verso il secondo episodio di quello che potrebbe diventare un nuovo filone seriale.
Cambia il regista, Christian Duguay prende il posto che fu di Nicolas Vanier, ma non cambiano gli attori principali, Belle compresa. Diciamo subito che questo secondo capitolo è più Sébastien che Belle, cioè è più incentrato sul bambino, ormai preadolescente che intraprende una sua doppia avventura, quella fisica e affettiva per ritrovare Angelina e quella più intima e anch’essa affettiva come percorso di crescita.
Il regista spinge la sceneggiatura verso un film molto più d’azione e d’avventura rispetto al precedente episodio dove la natura la faceva da padrona. La natura, la regione montagnosa ai confini con l’Italia della Rhone-Alpes ovviamente qui non è solo sfondo, bellissimo, ma è protagonista, secondario della vicenda. Sviluppando più l’aspetto dei sentimenti e degli affetti con una buona dose di ricordi e qualche velato ma telefonato colpo di scena il film risulta emotivamente coinvolgente anche per lo spettatore. Nonostante il fascino di Gabriella, il suo personaggio vagamente italiano non è tra i più riusciti mentre ha il grande pregio di introdurre maggiormente al tema dell’amicizia Sebastien.
Una buona interpretazione di tutto il cast con una particolare menzione per il piccolo Felix Bossuet, Sebastien, che, stranamente nel doppiaggio italiano diventa Sebastian. Un film da non sottovalutare anche se ovviamente non è nè un capolavoro nè un film che verrà ricordato a lungo ma è un buon film (pre)natalizio.
Voto: 6,7
Fom per chi? Bambini e adulti, famiglie soprattutto ma un po’ per tutti e per chi ama la natura e gli animali
Fom perché? La natura, la crescita di un bambino che affronta le sue prime sfide sociali e affettive